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LO STRAPPO Un percorso di educazione alla cittadinanza per scuole e associazioni
LO STRAPPO Un percorso di educazione alla cittadinanza per scuole e associazioni
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recensioni

vettorello andrea
Lunedì 13 Giu 2022
il senso di colpa e legato al contesto e soprattutto all'esperienze di vita. nella vittima il senso di colpa è legato al fatto di una certa impotenza all'imprevedibilita' di non aver previsto l'evento, andando alla ricerca dei perchè e trovandosi come soggetto inadeguato agli occhi della collettivita' e soprattutto ai suoi. il senso di colpa dell'aggressore , in una visione meramente superficiale viene definita come percorso obbligato per accedere ai benefici che tale emozione ne comporta. "faccio il bravo cosi' mi danno il regalino". Un operatore della Giustizia non può fermarsi meramente al solo l'aspetto superficiale ma deve mettere in atto tutta la propria professionalita' acquisita dalle nozioni formative ricevute e soprattutto mettere in campo l'esperienza maturata negli anni di servizio
Angelo Catino
Lunedì 13 Giu 2022
Purtroppo la commissione di un reato procura uno strappo nella vita di colui che lo commette nonchè nella vittima. Sicuramente la vittima dovrebbe avere essere una parte essenziale nel processo ed avere un ruolo paritiario e non accessorio. Per il reo andrebbe potenziata la possibilità di ravvedersi proponendo maggiormente attivamente l'azione riparatoria.
A.P. 180 NUCLEO CASSIOPEA FRONDELLA ALBERTO
Venerdì 10 Giu 2022
utilizzando o non utilizzando i mezzi a disposizione vengono definiti delle tipologie di devianze. Per Durkheim, l’anomia cresce e si espande in una situazione di mancato collegamento tra le persone, all’interno di gruppi sociali con standard specifici più ampi oppure semplicemente nelle situazioni di carenza di un’etica sociale, condizione che va a produrre una maggiore deregolazione sociale ed un’assenza di aspirazioni corrette. Queste due teorie sono molto interessanti,come anche il documentario in questione è utile per far comprendere questa realtà alla società sconosciuta,ma che è parte di essa.
A.P 180 NUCLEO CASSIOPEA FRONDELLA ALBERTO
Venerdì 10 Giu 2022
Durante la visione di tale documentare, ho iniziato a pensare a come poter ricollegare l’argomento trattato con quanto studiato durante le lezioni e dopo una piccola riflessione ho ripensato alla lezione effettuata sulla teoria della devianza. Fra i principali esponenti, abbiamo: E. Durkheim e R.K Merton. Il primo, Durkheim, è un sociolo che spiega come la devianza venga indotta dall’anomia, ovvero, dalla mancanza di norme sociali che regolano e limitano i comportamenti individuali (anomia). Invece, il sociologo Merton, sostiene che la società propone delle mete culturali che costituiscono l’elemento fondamentale della struttura centrale. La società, conferisce un valore di fondamentale importanza nei confronti di particolari scopri o interessi e definisce tali elementi come “degni” di essere perseguitati da tutti. Le due teorie riprendono i concetti fondamentali di tale documentario. Merton per la sua teoria scopre in quali modi determinare strutture sociali possano esercitare un’influenza su certi individui, tanto da favorire dei comportamenti devianti, anziché conformisti. Il fondamento dell'analisi mertoniana è la distinzione tra le mete culturali e i mezzi istituzionalizzati. Dunque gli interessi che si presentano come obiettivi legittimi per tutti i membri della società, sfruttando i mezzi legittimi che si hanno a disposizione,sono le cose per cui vale la pena lottare utilizzando i mezzi che si hanno a disposizione, in base al volere o non volere raggiungere delle mete
Agente in prova Antonio FORTUNATO 180° Corso Nucleo CASSIOPEA
Venerdì 10 Giu 2022
Personalmente, credo che questo video racchiuda quelli che sono gli aspetti fondamentali del pensiero di un detenuto, del contesto organizzativo che c'è dietro ogni persona gestita all'interno di un istituto penitenziario; partendo dal lavoro del magistrato di sorveglianza fino ad arrivare al singolo agente di sezione e le varie problematiche che si possono incontrare durante il percorso detentivo. In questo video troviamo due pensieri morali di due scuole in contrasto tra loro. Da una parte, il pensiero della scuola classica dove l'uomo è razionale, libero e responsabile delle sue azioni; dall'altra, il pensiero della scuola positiva dove non vede più l'uomo come libero e razionale, ma condizionato dal contesto sociale che lo circonda. In conclusione credo che questo video sia davvero utile alla società odierna per conosce quelli che sono gli aspetti fondamentali e quella che è l'attuale situazione in un contesto penitenziario, argomento che non tutti conoscono.
Agente in prova Guida Marco 180° Corso Nucleo Cassiopea
Venerdì 10 Giu 2022
La cosa che più mi ha spiazzato è la consapevolezza dei detenuti intervistati di quello che li circonda, raccontando il fatto commesso quasi come un trofeo o per lo meno questa è l'impressione che mi hanno fatto. Il fatto di vedere una vittima non come una persona ma come un numero è fantastico e allo stesso tempo preoccupante; il modo di pensare e di agire mi ricorda uno studio del noto sociologo Durkheim. Secondo Durkheim, un soggetto si sente obsoleto per la società nel momento in cui essa subisca dei cambiamenti immediati, il soggetto arriva a sentirsi fuori luogo, obsoleto nel contesto sociale portandolo al suicidio. Parlando di danneggiati, ho potuto constatare una fame di giustizia insaziabile; una persona che pensa che un compenso possa risolvere quello che ha lasciato dentro queste persone si sbaglia di grosso; tutto quello che vogliono è semplicemente che giustizia sia fatta.
AGENTE IN PROVA IOVINE RAFFAELE 180°CORSO NUCLEO CASSIOPEA
Domenica 05 Giu 2022
Secondo i detenuti intervistati, nell’istinto di criminalità, che li porta poi a commettere reati, parte della colpa è da dare alla società, intesa come mancanza di sostegno e di guida verso una strada ritenuta giusta rispetto ad una sbagliata. L’opinione dei detenuti si sposa perfettamente con quella del sociologo Durkeim, il quale afferma:” Non si sa più ciò che è possibile e ciò che non lo è, ciò che è giusto che è ingiusto, quali sono le rivendicazioni e le speranze legittime, quali quelli che passano la misura”. Questo concetto di Durkeim è inteso come una situazione in cui l’individuo non possiede la guida giusta che gli permetta di poter capire come comportarsi e come seguire le regole. Il ruolo che ha la società nella criminalità è riscontrabile anche dal sociologo Merton il quale afferma: “Ogni società ha la criminalità che si merita”. Secondo il sociologo, esiste un nesso molto forte tra la società e la criminalità ed in alcuni paesi certi tipi di criminalità sono più diffusi che non in altri, in particolare negli Stati Uniti.
AGENTE IN PROVA IOVINE RAFFAELE 180°CORSO NUCLEO CASSIOPEA
Domenica 05 Giu 2022
Lo strappo è un documentario da cui si evince tutta la complessità dell’evento “reato”, prendendo in considerazione il punto di vista della vittima, delle istituzioni, di chi commette il reato e dei media. L’intervista alle vittime mi ha fatto riflettere su un aspetto importante, ossia di come il reo, molto spesso sconosciuto, riesca a recare traumi e ferite incolmabili. Il desiderio di giustizia, da parte delle vittime di reo, molto spesso non combacia con la sentenza data, poiché ritengono che non sia soddisfacente per ricompensarli del dolore recatogli. In particolare, l’intervista fatta ad una vittima di reo, riguardante il suo desiderio di giustizia, alla sua incapacità di perdonare e di non credere al concetto di rieducazione, mi riporta alla mente tratti della scuola classica. Nel documentario ho riscontrato anche la “frattura”, molto spesso presente, tra la vittima del reo e le istituzioni che emettono la sentenza. Divisione che è data proprio dalla visione attuale della pena e della sua utilità, da parte del codice penale, che si basa sulla rieducazione e sul reinserimento sociale, ossia su un concetto di scuola positiva. Sono rimasto anche molto colpito dalle parole della dottoressa Roberta Cossa: “Non mi sono mai abituata né a tenerli dentro né a tenerli fuori e a prendermi questa responsabilità”. E’ che fa capire il duro lavoro che sono chiamati a svolgere quotidianamente.
A.P. BENENATI MARIANNA 180° CASSIOPEA
Sabato 04 Giu 2022
Tale teoria viene rielaborata dal sociologo statunitense Merton, il quale da una connotazione ben diversa all'anomia di cui parla Durkheim. Difatti, crede che l'uomo sia solo una vittima del sistema sociale in cui vive, proprio perchè vi è una disparità nella distribuzione dei mezzi per raggiungere i proprio obietivi, proprio per questo è costretto a rincorrere a dei mezzi illegittimi affinchè possano raggiungere ciò che si erano preposti. Per spiegare tale concetto utilizza uno dei 5 punti fondamentali in cui è articolata la sua teoria funzionalistica: l'innovazione. Dunque, l'uomo utilizza strumenti istituzionalmente proibiti per il raggiungimento di un fine individuale, proprio perchè non è riuscito ad assimilare in tempo utile le norme che regolano la società.
A.P. BENENATI MARIANNA 180° CASSIOPEA
Sabato 04 Giu 2022
Il documentario dal titolo emblematico "Lo Strappo", paradigma del danno al tessuto della società, verte sulla concezione di reato, di vittima, di pena analizzati mediante plurime prospettive. Molteplici sono gli aspetti analizzati nel documentario, ma il fulcro di tale racconto sta proprio in uno dei concetti della Labelling Theory (Teoria dell' Etichettamento), la quale afferma che si diviene criminale in quanto invitati a fare ciò. Questo però, come esposto dalle figure della Scuola Classica, non deve essere un alibi per il reo, proprio perchè l'uomo che sceglie il male, dunque la delinquenza, agisce razionalmente. Perciò è compito dello Stato, concepito come male perchè limitatore della libertà individuale, sanzionare con le pene per proteggere i diritti naturali del'uomo, visto nell'ottica della collettività. Tale pena naturalmente deve essere proporzionata al reato commesso e sostituita, secondo la Scuola Positiva, da una terapia in caso il reato sia stato causato da una patologia. Diversa è, invece, secondo Durkheim la motivazione secondo la quale la parte della società commette un reato. Il sociologo francese, infatti, introduce il concetto di anomia: l'assenza di norme morali e sociali, che spinge l'uomo a sbagliare.
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