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LO STRAPPO Un percorso di educazione alla cittadinanza per scuole e associazioni
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230
recensioni

Ignazio 180°Perseo
Sabato 26 Mar 2022
Ho visto il documentario e devo dire che l'ho trovato davvero interessante, finalmente ne esce l'umanità nella tragedia. Ci sono vittime che non danno perdono, altre che invece non si danno pace per quell'attimo che il destino ha voluto nel separare le vite semplicemente per scelta del destino. Il documentario è stato l'occasione per approfondire il tema dei diritti in carcere, tema molto delicato e non sempre "digeribile".
Carmine G. 180° A.A.
Sabato 26 Mar 2022
Dopo la visione di questo video, sono rimasto colpito nel conoscere le opinioni di persone diverse ma con qualcosa in comune. Penso sia importante far conoscere alla gente quello che è il mondo penitenziario e le emozioni che lo circondano , perché sono aspetti spesso sottovalutati e che molti non conoscono. Mi sarebbe piaciuto anche ascoltare i pensieri degli agenti.
Salvatore 180°PERSEO
Sabato 26 Mar 2022
Vedendo il documentario, ho notato come i crimini commessi nella società possono influire sugli aspetti morali e psicologici delle persone coinvolte anche per lunghi periodi di tempo. Ho notato, che il compito dei Magistrati è molto complesso e soggetto a moltissime pressioni e possibili conseguenze per tutte le persone coinvolte. Ciò che mi fa riflettere, è il fatto che la collettività tende rapidamente a perdere interesse su determinati reati, per poi riacquistarlo all'esito del giudizio finale.
Valeria M. 180 A.A.
Sabato 26 Mar 2022
Nel video, il crimine viene definito come uno "strappo" nella società, nella vita delle persone coinvolte. Mi hanno colpito molto frasi pronunciate dai detenuti, come: "La vittima per me non esisteva", "Non c'è crescita se non c'è un punto su cui riflettere", "Non so cosa significhi cambiare", "La mia vita era vivere", "Finalmente sono stato arrestato: ho così avuto la possibilità di fermarmi", oppure "Aver picchiato mio padre, è stato, per me, diventare grande". Mi è piaciuta anche la definizione di carcere come "scuola di pazienza". Questo video, secondo me, espone la profonda sofferenza delle persone detenute e delle loro famiglie, permettendoci di riflettere sul bisogno di indirizzare l' esperienza detentiva su un percorso di rieducazione, piuttosto che di mera punizione. Bellissima la frase finale: "Il cambiamento è dentro ognuno di noi", la quale infonde un significativo senso di speranza nel recupero della popolazione condannata.
Augusta
Sabato 26 Mar 2022
Il messaggio percepito da me guardando questo documentario e che ogni carcere dovrebbe autenticarsi casa di ricostituzione della persona, e la condanna non sia un tempo di dolore, ma sia un tempo di meditazione . molto spesso questo lavoro non viene valorizzato. . Bellissima iniziativa. Complimenti.
Dario L. 180 A.A
Sabato 26 Mar 2022
Ho avuto modo di vedere questo documentario che mi ha fatto parecchio riflettere sul mondo dei reati e, di conseguenza, sul contesto carcerario. Ciò che in primo luogo mi ha colpito è stato il fatto che i familiari delle vittime coinvolte nei reati in alcuni casi si portano dietro, per tantissimo tempo, gravi conseguenze psicologiche e mediatiche. Ho potuto notare anche la complessità che quotidianamente vivono i professionisti della Magistratura nello svolgimento della loro professione e ciò mi fa rendere conto del fatto che questo mondo sia veramente amplio ed impegnativo. Infine, ha catturato la mia attenzione il giornalista che spiega determinati meccanismi del sistema mediatico mettendo in risalto anche le conseguenze che quest'ultimo può avere sui familiari delle vittime e sulle altre persone coinvolte nei fatti.
Giovanni D. P.
Sabato 26 Mar 2022
Allievo agente 180° Di questo documentario mi hanno colpito vari punti che mi hanno portato a molte riflessioni. Ho potuto notare una buona percentuale di reati commessi da soggetti che essendo cresciuti in contesti familiari ove non vi è rispetto di regole, rispetto per la società sono portati a commettere reati come se fosse per loro quasi una normalità. Molti soggetti nel commettere reato anche come una rapina non hanno la consapevolezza del danno psicologico che possono recare al soggetto colpito. Un altro punto appreso da questo documentario è che la società si interessi di questi soggetti solo in determinate occasioni. Molte volte viene sottovalutato il lavoro che svolgono i magistrati, ma da questo documentario si può capire il duro lavoro svolto con molta professionalità da loro. Questo documentario mi ha colpito perché tratta svariati argomenti dando ottime spiegazioni a riguardo.
Maurizio C. Perseo 180° AA
Sabato 26 Mar 2022
Dal mio punto di vista, il video fa riflettere sulla poco conosciuta realtà carceraria; interessante l'analisi del punto di vista esposto dai familiari delle vittime coinvolte in diversi tipi di reato. Senza dubbio, ha un peso evidente l'effetto, anche a lungo termine, del trauma causato dall'evento criminoso. Inoltre, trovo interessante il meccanismo giornalistico che si palesa dietro l'opinione pubblica e le conseguenze che quest'ultima può avere sulle persone coinvolte nei fatti. Particolarmente complesso è anche il lavoro svolto dai Magistrati di Sorveglianza con le innumerevoli difficoltà che comporta la loro delicata professione.
Vincenzo T. nucleo perseo 180
Sabato 26 Mar 2022
Subito dopo la visione del documentario mi sono reso conto di quanto il mondo del carcere sia poco conosciuto nel contesto esterno, ciò che mi ha fatto particolarmente riflettere sono le conseguenze dei traumi dei familiari delle vittime ed i meccanismi del giornalismo e dell'opinione pubblica, inoltre mi rendo conto che le professioni di chi lavora nel contesto della giustizia; come ad esempio i magistrati sia pieno di vicissitudini e complessità. In conclusione credo che sia una parte della società che merita una certa considerazione da parte della collettività in quanto è un tema che può direttamente o indirettamente riguardare tutti noi.
COLETTA
Mercoledì 16 Mar 2022
allievo agente 18o° Oggi ho avuto il modo di vedere il documentario Lo Strappo. Se devo essere sincero mi ha colpito su vari punti, a partire dal incoscienza nel commettere il reato dovuto molto spesso alla crescita in contesti familiari critici dove vi è una assenza di regole di valori. Incoscienza nel lasciare le persone che hanno subito questi reati con un trauma che forse li accompagnerà per un lungo periodo. Ho potuto notare di come la collettività molte volte critica questi eventi solo quando succedono o durante qualche sentenza se non alla loro scarcerazione. Ho notato il duro lavoro che svolgono i magistrati di sorveglianza che non ostante criticati spesso anche dalla collettività svolgono sempre il loro lavoro con professionalità. Ottimo documentario molto informativo e illustrativo.
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